Psicoterapia Sistemico-Relazionale

Esistono vari tipi di Psicoterapia che si differenziano a seconda del tipo di tecniche utilizzate e che seguono orientamenti teorici distinti.
L’orientamento Sistemico-Relazionale, in particolare, considera l’individuo come facente parte di più Sistemi, costituiti alternativamente dalla coppia, dalla famiglia nucleare o allargata, dal proprio ambiente lavorativo o amicale, dalla società.

All’interno di questi Sistemi le persone sono in Relazione tra loro in virtù delle loro interazioni e di legami affettivi e di interdipendenza e queste connessioni sono importanti punti di riferimento per comprendere il mondo interiore e il mondo attorno ad ogni singolo individuo.

Il sintomo, in quest’ottica, assume un significato che deve essere riletto come espressione dell’esperienza soggettiva, dell’esperienza interpersonale e dell’esperienza cognitiva della persona.

Il percorso psicoterapeutico può essere:

Individuale

incontri della durata di circa 60 minuti l’uno con frequenza settimanale o quindicinale. La Psicoterapia Individuale viene proposta a persone che vivono forti difficoltà personali in campo lavorativo, relazionale, familiare, nel rapporto con se stessi.

Familiare

incontri di circa 90 minuti l’uno con frequenza mensile.
Questa forma di Terapia è indicata quando una famiglia sta affrontando un problema che coinvolge tutti i membri, o il disagio di un membro della famiglia ha forti ripercussioni su tutti gli altri, o il problema riguarda un bambino o un adolescente.  

di Coppia

incontri della durata di circa 90 minuti l’uno con frequenza ogni 3-4 settimane.
La Psicoterapia di Coppia mira a stabilire un nuovo equilibrio in quelle coppie che stanno affrontando problemi sessuali o relazionali, rapporti conflittuali, separazioni difficili, tradimenti, malessere psicologico o malattia di un membro della coppia, difficoltà nella genitorialità, e tutte quelle situazioni che implicano tensioni e stress elevati per la coppia.

Le terapie familiari e di coppia si svolgono generalmente in co-terapia con un collega psicoterapeuta di uguale orientamento formativo, che presenzia alle sedute interagendo con i pazienti alla pari con il terapeuta, o assumendo un ruolo di osservatore e di confronto con il terapeuta. Alla base di questo modo di operare è l’idea che in presenza di una coppia o di una famiglia il gruppo composto dai familiari e dal terapeuta in seduta acquisisca maggiore complessità. La presenza di due terapeuti permette un ampliamento dei punti di osservazione e un arricchimento delle strategie in campo.