L’ Identità Sessuale è una parte fondamentale e sempre presente nell’Identità di una Persona. Essa descrive la percezione che abbiamo del nostro essere sessuati, il nostro modo di vivere la sessualità, come ci descriviamo agli altri come maschi o femmine, le nostre preferenze e i nostri comportamenti sessuali. È influenzata da fattori biologici, psicologici, sociali, educativi e culturali e si costituisce in fasi precoci della vita di un individuo.

L’Identità Sessuale si compone di quattro dimensioni: il sesso biologico, stabilito dai cromosomi sessuali: XX per le femmine e XY per i maschi, il sesso psicologico o identità di genere, l’orientamento sessuale, il ruolo sessuale o ruolo di genere.

Analizzando queste componenti nel dettaglio, possiamo descrivere il Sesso Psicologico o Identità di Genere come il sentirsi, il descriversi e il viversi convintamente e stabilmente come maschi o femmine. Quando una persona sente di appartenere allo stesso sesso biologico con cui è nata possiamo dire che questa persona è cisgender; quando invece esiste una discordanza tra sesso biologico e Identità di Genere possiamo dire che questa persona è transgender.

Non tutte le persone transgender sentono di appartenere ad una Identità di Genere definita e preferiscono non descriversi definitivamente come maschi o femmine. Queste persone si definiscono non binarie. Possiamo quindi affermare che la condizione transgender semplicemente rifiuta le regole di corrispondenza univoca tra sesso e genere. Chi percepisce le proprie caratteristiche fisiche e sessuali come estranee, non appartenenti al proprio sesso psicologico, può decidere di intraprendere un percorso di transizione per adeguare il proprio corpo e il proprio aspetto alla percezione profonda che ha di sé. Questa condizione è detta transessualismo e questo percorso di transizione prevede una terapia e un accompagnamento psicologico, interventi medici (soprattutto ormonali), interventi estetici ed interventi chirurgici. L’intervento chirurgico finale di riattribuzione del sesso, che serve ad un adeguamento definitivo dei genitali esterni all’Identità di Genere, non è obbligatorio. Molte persone transgender transessuali decidono di non fare questo intervento e sentono di poter vivere bene anche con i genitali che hanno dalla nascita.

L’Orientamento Sessuale descrive invece da chi siamo attratti dal punto di vista affettivo ed erotico. Si può essere eterosessuali se si è attratti da persone di sesso opposto al proprio, omosessuali se si è attratti da persone del proprio stesso sesso, bisessuali se l’attrazione erotica e affettiva va a persone di entrambi i sessi. Questa attrazione che l’essere umano prova è profonda e non modificabile con un lavoro di ricondizionamento e di psicoterapia. Parafrasando Peter Schellenbaum, “l’omosessualità non è solo questione di preferenze erotiche, è qualcosa di più profondo e intimo (…) riguarda il nucleo della sua personalità (…) è la ricerca di qualcosa di più fondamentale della soddisfazione degli istinti, indica il suo bisogno di realizzarsi”. L’omosessualità è stata depennata dall’elenco delle malattie psichiatriche in due fasi, ma definitivamente nel 1987.

Il Ruolo Sessuale o Ruolo di Genere è spesso confuso con le due componenti precedenti. In ogni società, fin dai primordi, l’essere umano ha dato interpretazioni personali, culturali e basate sulle proprie esigenze, dei fenomeni biologici che si verificavano nella vita di un individuo (la conformazione fisica di uomini e donne, la
comparsa e maturazione dei caratteri sessuali secondari, i rapporti sessuali, la gravidanza…) e ha attribuito a questi fenomeni regole e valori, che sono propri della sua
cultura di appartenenza e che sono stabiliti in modo diverso per maschi e femmine. Il Ruolo di Genere, quindi, riunisce tutte quelle caratteristiche fisiche, di comportamento e di personalità che la cultura di appartenenza dell’individuo, per convenzione, attribuisce e quindi si aspetta dagli uomini e dalle donne. Questi ruoli variano da cultura a cultura e da un’epoca all’altra. Le mansioni, l’abbigliamento, gli atteggiamenti, l’estetica che erano considerati maschili (o femminili) pochi secoli fa ora sono mutati e spesso totalmente convertiti. Ci sono differenze tra Nord e Sud Europa, tra Occidente e Oriente, tra Regioni d’Italia, tra Nord e Sud del mondo.

Questa veloce panoramica sulle componenti dell’identità sessuale ci permette anche di dedurre, ad esempio, che essere biologicamente maschi e avere atteggiamenti femminili (e viceversa) non implica essere omosessuali; che avere un’identità di genere maschile quando biologicamente si è di sesso femminile (o viceversa) non ha a che fare con l’orientamento sessuale; ed infine, che chi ha, ad esempio, un ruolo sessuale maschile ed è biologicamente donna ed eterosessuale può tranquillamente avere un’identità di genere femminile e sentirsi femmina.